PROGETTO SAI

- DA/A: Dal 2021 – [in corso]
- PARTNER: Comune di Settimo Torinese (ente titolare del progetto),
Fondazione Comunità Solidale Onlus, Associazione Casa dei Popoli Onlus,
CISV Solidarietà scs - ENTE FINANZIATORE:
Ministero dell’Interno


Cos’è il Progetto SAI?
Il progetto SAI “Accoglienza diffusa” della Città di Settimo Torinese nasce con l’obiettivo di fornire un’esperienza personalizzata di accompagnamento verso l’autonomia e l’inclusione sociale, a partire da un profondo rispetto per il vissuto delle persone migranti nel loro paese di origine. Non intendiamo cancellare il loro passato, bensì abbracciare e valorizzare la ricchezza della loro storia e degli sforzi compiuti nel paese di provenienza per incoraggiare percorsi di inclusione sociale e verso l’autonomia.
Contemporaneamente, coinvolgiamo la cittadinanza e la società civile, promuovendo eventi di sensibilizzazione e attività educative per abbattere pregiudizi e stereotipi. Vogliamo costruire un ponte tra le
diverse realtà per un futuro luminoso, creando spazi di incontro e collaborazione che promuovano la
comprensione reciproca e il rispetto.
Il Progetto SAI mira a creare un cambiamento culturale duraturo, rendendo la nostra comunità più accogliente e solidale.

Conoscici meglio
Il Progetto SAI in Numeri
I PRIMI 30 MESI DEL PROGETTO (01.01.2021 AL 30.06.2023)
50
posti disponibili
88
persone accolte
43
persone dimesse
28
inserimenti lavorativi
Per approfondire…
Il Progetto SAI Accoglienza Diffusa del Comune di Settimo Torinese è nato a inizio del 2021 per accogliere 30 persone, principalmente nuclei famigliari, richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale.
Il numero di posti messo a disposizione per l’accoglienza è stato successivamente incrementato in ragione delle crisi umanitarie nel mondo (2021 Emergenza Afghanistan, e 2022 Conflitto Ucraina) fino ad un totale di 50 persone.
L’obiettivo del progetto è favorire l’inclusione e
l’emancipazione sociale ed economica dei migranti forzati, con particolare attenzione alle persone con
vulnerabilità ed ai nuclei monogenitoriali con figli minori.
L’accoglienza avviene in 13 appartamenti diffusi nel territorio cittadino, con supporto e monitoraggio
quotidiano dell’equipe multidisciplinare, ma ogni alloggio è gestito in modo indipendente dalle persone
accolte. Attraverso un approccio integrato promuoviamo un’accoglienza realizzata in rete con il sistema di welfare locale: sono stati attivati servizi pubblici e del privato sociale per affrontare le diverse vulnerabilità dei beneficiari e favorire il proprio percorso di inclusione sociale.
La presa in carico di beneficiari con esigenze peculiari – donne singole in gravidanza, genitori soli con figli
minori a seguito, nuclei con parte dei familiari ancora nel paese di origine o in paesi di transito, beneficiario
LGBTQI, persone con trascorsi traumatici e/o vittime di violenza, ecc. – ha comportato una maggiore
complessità in termini di lettura dei bisogni, emersione del disagio, costruzione della relazione di fiducia, e ha richiesto da parte dell’equipe operativa un rafforzamento del lavoro di rete con i servizi territoriali per supportare i percorsi di inclusione sociale delle persone accolte.
La presa in carico dei beneficiari insiste sulla promozione dei percorsi di autonomia dei singoli e dei nuclei familiari, con l’obiettivo di renderli a tutti gli effetti protagonisti del proprio percorso di vita e inserimento socioeconomico.
Siamo partiti dall’assunto che la conoscenza della lingua italiana è la condizione necessaria, per tutti, non soltanto per il raggiungimento dei due principali assi dell’inclusione sociale (lavoro e casa) ma anche per la costruzione di relazioni sociali, per l’avvio di percorsi di formazione professionale e lavorativi, per la fruizione dei servizi pubblici e di tutto ciò che il territorio offre, e più in generale per l’esercizio di una cittadinanza pienamente attiva.
L’accompagnamento all’inclusione sociale delle persone accolte nei nostri progetti ha comportato, accanto alle attività di sostegno e orientamento legale, sanitario, professionale, anche un intenso investimento in azioni socioculturali e ricreative. In questo modo, il progetto contribuisce a costruire un’Accoglienza Diffusa centrata sull’emancipazione e sulla costruzione di un futuro più solido per le persone accolte.
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